Cinema weekend – Onward – Oltre la magia

Cinema weekend – Onward – Oltre la magia

(Onward)

sabato 10 ottobre ore 21 – domenica 11 ottobre ore 15.30

Acquista QUI il tuo biglietto: i posti assegnati agli Abbonati e non confermati sono disponibili alla cassa 15 minuti prima dell’inizio dell’evento

  • Voci della versione originale: Tom Holland (Ian Lightfoot), Chris Pratt (Barley Lightfoot), Julia Louis-Dreyfus (Laurel Lightfoot), Octavia Spencer (Manticore).
  • Voci della versione italiana: Sabrina Ferilli, Fabio Volo, Raul Cremona, David Parenzo
Genere: Animazione
Regia: Dan Scanlon
Interpreti: Juan Manuel Cotelo (regista), Joe Gòmez, Carlos Aguillo (Jack), Carlos Chamarro (giornalista)
Nazionalità: USA
Distribuzione: Walt Disney
Anno di uscita: 2020
Data uscita Italia 19 agosto 2020
Origine: USA
Sceneggiatura: Dan Scanlon
Musiche: Jeff Danna, Mychael Danna
Durata: 102′
Produzione: Kori Rae

 

Soggetto:

Due fratelli, Ian e Barkley, elfi adolescenti, lanciano un incantesimo nel giorno del sedicesimo compleanno di Ian per fare apparire magicamente il loro padre (o almeno metà di lui) fino alle sue distintive calze viola. I due si imbarcheranno poi in una straordinaria avventura per scoprire se nel mondo esista ancora un po’ di magia.

Critica:

Il 19 novembre del 2020 la gloriosa Pixar festeggerà il 25° anniversario del suo primo film, e primo capolavoro, Toy Story. Dal 1995 sin qua la società d’animazione poi acquisita da Disney ha sfornato 22 titoli, ultimo dei quali Onward, previsto in sala il 5 marzo e poi slittato al 16 aprile per le complicanze cinematografiche del Corona virus. Diretto e co-sceneggiato da Dan Scanlon (Monsters University), Onward (traduzione: “In avanti”) inquadra la straordinaria avventura di due fratelli elfi, il minore, compito, insicuro Ian e il metallaro, mitologico e ingombrante Barley, alla ricerca del padre perduto, ovvero defunto, che ritorna magicamente in vita seppur dimezzato (dalla cintola in giù). Per averlo per intero, nel giorno del sedicesimo compleanno di Ian dovranno partire dal natio paese di New Mushroomtom, popolato da elfi, orchi, centauri, ciclopi piccolo-borghesi, ossia addomesticati , umanizzati e non più soprannaturali, e riscoprire quel (non) piccolo mondo antico che tenne a battesimo le gesta immaginifiche degli antenati, e che forse è ancora – questo il credo di Barley, che fa di gioco di ruolo mappa e missione. Già,  long ago, the world was full of wonder”, come da incipit, e sarà compito di Ian e Barley rispolverare questa meraviglia perduta, anzi, trascurata, richiamando a sé volenti o nolenti la madre premurosa, il suo nuovo compagno centauro e poliziotto, l’incredibile Manticora e altre creature. Obiettivo, scopriremo non è tanto riabbracciare il padre, ma rafforzare la fratellanza: riusciranno i nostri eroi? Derivativo, e non poco: da tutto Spielberg ai Goonies, da Harry Potter al Signore degli Anelli, passando per Un weekend con il morto e, dicunt, la biografia dello stesso Scanlon, Onward – titolo debole, invero, e il sottotitolo italiano Oltre la magia non è risolutorio – non crede fino in fondo in se stesso, ha una storia non inedita e comprimari non all’altezza, ma il suo cuore – il rapporto fraterno – è gratificante, e le chicche qui e là non mancano. Old but gold, al più argento, dai, ma sempre Pixar è. (Federico Pontiggia, La Rivista del Cinematografo)

Il timido Ian e il caotico Barley sono fratelli, due adolescenti elfi che vivono con la madre in un mondo dove, anche se i draghi sono animaletti domestici e i centauri appartengono alla polizia, la magia è stata soppiantata dalla tecnologia. I fratelli sognano da sempre di incontrare nuovamente il padre, perduto quando erano bambini: un regalo postumo del genitore, per il sedicesimo compleanno di Ian, apre loro le porte di un incantesimo per riportarlo in vita un solo giorno, ma qualcosa va storto ed evocano un genitore dimezzato e presente solo dalla cintola in giù. (Oscar Casulich, Ciak)

Lo smartphone, simbolo del mondo contemporaneo da cui difficilmente un adolescente si separerebbe, si rompe e viene accantonato nelle prime scene del film, a indicare la direzione che la storia prenderà da quel momento in poi. E cioè la riscoperta della «magia», al cuore dell’avventura raccontata dal regista di casa Pixar Dan Scanlon (produttore esecutivo Pete Doc ter) in Onward, presentato ieri nella sezione Berlinale Special e nei cinema italiani dal 5 marzo con il titolo Onward – Oltre la magia. (Eugenio Renzi, Il Manifesto)

Nel paese della magia si è persa la magia. Gli unicorni litigano per la spazzatura sui marciapiedi, le case-fungo hanno la luce elettrica, gli incantesimi ormai si trovano solo nei libri. L’elfo Ian ha paturnie da adolescente. Non ha conosciuto suo padre, e quando a sedici anni gli regalano un incantesimo che potrebbe farlo rivivere per un giorno pronuncia il suo abracadabra (contrarissimi la madre e il fratellone Bradley). (Mariarosa Mancuso, Il Foglio)

C’era una volta la magia? Nossignore: la Magia non è mai svanita se a deciderlo è la Pixar Animation Studios. Che ha fatto un vero e proprio regalo alla Berlinale per il suo 70° compleanno: un evento speciale di qualità come l’anteprima mondiale di Onward – Oltre la magia, il suo 22° film, sugli schermi italiani dal 5 marzo. Mescolando sapientemente generi, registri e citazioni (proprie ed altrui) come è da sempre nel suo stile, la casa fondata da John Lasseter è tornata a centrare il colpo dopo l’altalenanza qualitativa di alcuni fra gli ultimi titoli. (Anna Maria Pasetti, Il Fatto Quotidiano)

Difficile qualificarsi come eroe disneyano se non si è perso (almeno) un parente, e Ian, elfo protagonista del primo film Pixar dell’epoca post-John Lasseter, non fa eccezione. Il suo papà è morto quando lui era troppo piccolo per serbarne ricordi, e l’assenza di memorie, più di quella del babbo, è la sua spina nel cuore. Ma un guizzo di vera magia gli viene incontro offrendogli la possibilità di un incontro postumo: da quel momento è una corsa contro il tempo, in cui Ian accetta suo malgrado il supporto del fratellone Barley, esaltato esperto di quest. (Ilaria Feole, Film TV)

Seguendo il solco tracciato dalla tradizione improntata sui viaggi di formazione che vede a capo Alla ricerca di Nemo (Andrew Stanton, Lee Unkrich, 2003) e tentando di rinnovare il proprio repertorio immaginifico, di recente apparso più interessato a espandere i propri progetti seriali che a creare nuovi universi, Onward – Oltre la magia si presenta come la risposta maschile e “tutto pancia” di Inside Out (Pete Docter, Ronnie Del Carmen, 2015) film al femminile e “tutto testa”. Diretto da Dan Scanlon (anche autore della sceneggiatura), l’ultimo film Pixar ha tutte le carte in regola per catturare lo spettatore e farlo immergere in un’appassionante avventura ambientata in un immaginario mondo fantasy tanto urbanizzato quanto tecnologizzato, abitato sì da elfi e trolls, gnomi e fate, unicorni e orchi, sirene, ciclopi e manticore ma, ormai, del tutto privo di magia. (Matteo Mazza, Duels.it)

Letteralmente, onward si traduce con in avanti, oltre. Una parola chiave per rappresentare l’intenzione di una casa di produzione che da sempre, sin dai tempi del suo esordio con la dichiarazione manifesto “verso l’infinito e oltre”, ha provato a spostare più in là i confini del cinema d’animazione, sia da un punto di vista tecnologico che soprattutto tematico e narrativo. Eppure è innegabile che, almeno da dieci anni a questa parte, l’altra grande ossessione dei lavori targati Pixar sembra essere diventata la memoria, tematizzata spesso e volentieri a cominciare da un lutto. (Simone Soranna, Cineforum)

Anche quando un nuovo film Pixar non è all’altezza degli altri, beh, grazie agli standard degli studios, la magia è ancora parecchia. Vedi Onward, un favola dolce, buffa e un po’ raffazzonata su due elfi dalle orecchie a punta: il timido, introverso adolescente Ian Lightfoot (doppiato in versione originale dall’attuale Spider-Man Tom Holland e in italiano da Alex Polidori) e il fratello maggiore spaccone e maldestro, Barley (con la voce di Chris Pratt e Andrea Mete). Entrambi hanno problemi con il padre che è morto qualche anno prima – e non è una sorpresa, dato che i genitori tendono ad avere un alto tasso di mortalità nell’universo Disney/Pixar. (Peter Travers, Rolling Stones)

È una triste vicenda autobiografica quella sta alla base dell’ultima fatica Pixar (con distribuzione Disney), intitolata Onward (sarebbe come a dire Oltre, stretto parente del “Beyond” di Buzz Lightyear). Il film che uscirà in Italia i primi di marzo è stato presentato nella categoria Berlinale Special ed è diretto da Don Scanlon, alla seconda importante prova registica dopo Monster University, ma con numerosissime partecipazioni in prima fila come sceneggiatore, sviluppatore, animatore etc. Don Scanlon e il fratello persero il padre quando il fratello aveva tre anni e Don neanche un anno. (Matteo Galli, Close-Up)

Si può entrare ancora nel regno dei morti. Dopo lo strepitoso Coco, la Pixar contamina ancora l’universo reale con quello soprannaturale stavolta attraverso un viaggio, quello di due fratelli elfi adolescenti, Barley e Ian, che a 16 anni ricevono dalla madre un dono particolare, un bastone magico che il padre gli aveva lasciato prima di morire. La loro missione ora sarà quella di trovare il modo di riportarlo in vita anche per un solo giorno. O almeno una parte di lui. Se Coco ci gettava in un universo sepolcrale magico, Onward proietta invece in un universo fantasy popolato di visioni. (Simone Emiliani, Sentieri Selvaggi)