Cine 4 – Mr. Ove

Cine 4 – Mr. Ove

(En man som heter Ove)

Giovedì 21 febbraio ore 15.30 e 21 (€ 5,00 – under 25 € 3,50)

  • CANDIDATO ALL’OSCAR 2017 COME MIGLIOR FILM STRANIERO E PER MIGLIOR TRUCCO E ACCONCIATURE (EVA VON BAHR E LOVE LARSON).

Genere: Commedia, Drammatico
Regia: Hannes Holm
Interpreti: Rolf Lassgård (Ove), Bahar Pars (Parvaneh), Ida Engvoll (Sonja), Filip Berg (Ove giovane), Catharina Larsson (Anita), Börje Lundberg (Rune), Klas Wiljergård (Jimmy), Tobias Almborg (Patrick), Simon Edenroth (Adrian), Poyan Karimi (Mirsad), Stefan Gödicke (Padre di Ove), Johan Widerberg (Uomo con la camicia bianca)
Nazionalità: Svezia
Distribuzione: Academy Two
Anno di uscita: 2015
Data uscita Italia 31 ottobre 2017
Origine: Svezia
Soggetto: dal romanzo “L’uomo che metteva in ordine il  mondo” di Fredrik Backman (ed. Mondadori)
Sceneggiatura: Hannes Holm
Fotografia: Göran Hallberg
Musiche: Gaute Storaas
Montaggio: Fredrik Morheden
Scenografia: Jan Olof Ågren
Costumi: Camilla Olai-Lindblom
Durata: 116′
Produzione: Tre Vanner Produktion AB

 Soggetto:

Ove è un burbero 59enne, vedovo e in pensione, che diversi anni fa è stato deposto dalla carica di Presidente dell’Associazione dei condomini, ma nonostante questo ha continuato a controllare l’area del vicinato con dedizione e ostinazione. Quando nella casa vicino alla sua si trasferisce la famiglia di Parvaneh, una ragazza di origine iraniana sposata con uno svedese e madre di due bambine, l’approccio negativo alla vita di Ove viene messo alla prova dando vita a una inaspettata amicizia…

Scarica qui la nostra scheda del film.

Critica:

Burbero, risoluto, arcigno, imbruttito negli anni, senza più una parola buona per nessuno, soprattutto per i «colletti bianchi»: questo è «Mr. Ove» (Rolf Lassgard), il cinquantanovenne svedese, ex presidente della comunità di villette dove vive da quando giovane si sposò con Sonja (Ida Engvoll), con cui sognava una bella famiglia e che invece l’ha lasciato vedovo troppo presto, purtroppo, «solo» a questo mondo. Il suo unico scopo, dopo essere andato in pensione dalla industria automobilistica Saab, è quello di togliersi la vita, per raggiungere finalmente l’adorata moglie. A interrompere il suo progetto ci pensa prima di tutto la nuova vicina iraniana Parvaneh (Bahar Pars), che con il marito goffo e i suoi piccoli, chiede aiuto al «nonno» tuttofare. Da qui in poi ogni tentativo di suicidio (davvero spassosi) verrà fermato sempre da qualcuno che «inspiegabilmente» avrà bisogno di una mano dal signor Ove. Tratto dal romanzo di successo di Frederik Backman «L’uomo che metteva in ordine il mondo», Hannes Holm, regista molto popolare in Svezia, mette in scena una storia divertente e a tratti commovente, che difficilmente non si potrà non amare. Attraverso i flashback (azzeccati) si viene così a conoscenza del passato del giovane Ove (Filipp Berg), quando timido, buffo e con un profondo senso di giustizia conquistò la sua amata, mentre nel corso degli anni le cicatrici a poco a poco si sono poi depositate sul suo cuore. Un film, però, non solo sui buoni sentimenti, piuttosto una di quelle storie (ce ne vorrebbero così) che, raccontate e costruite ad arte, fanno bene all’anima, nonché fanno dire che, in fondo in fondo, nessun uomo è per natura cattivo. Basterebbe trovare la chiave giusta (a volte proprio nelle situazioni più impensabili) per fare uscire il meglio di sé. Poiché davvero la speranza è l’ultima a morire. (Gianluca Bernardini, sdcmilano.it)

“Si tratta di una storia di ‘burbero benefico’ che esordisce in modo piuttosto promettente, come una commedia nera con sfumature di cinismo. (…) Peccato che in Ove (…) non si realizzi quella metamorfosi da antipatico a simpatico che era, evidentemente, nelle intenzioni della regia. Verso la fine lo spettatore si ritrova in un feel-good movie in piena regola, una trama di redenzione già vista che gli lascia l’impressione di essere stato manipolato.” (Roberto Nepoti, ‘La Repubblica’)

“Classica tragicommedia di formazione all’incontrario, il film è prevedibile sino all’imbarazzo, ma non privo di risvolti garbati e arguti.” (Valerio Caprara, ”Il Mattino’)

“Man mano che scopre le carte del personaggio, la commedia dolceamara dello svedese Hannes Holms si fa più prevedibile, ma resta intatto il garbo e il surreale umorismo e Rolf Lassgård è interprete ottimo.” (Alessandra Levantesi Kezich, ‘La Stampa’)

“Profondamente svedese, il dramedy diretto da Holm lavora sul tipico doppio binario scandinavo della tragedia-spassosa e della commedia-malinconica. Intriso di poesia proveniente dai flashback sulla vita del protagonista – incarnato da un magnifico Rolf Lassgárd – ‘Mr. Ove’ non perde mai il passo col senso profondo del proprio racconto, antico ed eterno come si addice alla grande epica della vita umana.” (Anna Maria Pasetti, ‘Il Fatto Quotidiano’)

“Script scolastico, strizzato da Capra e Zavattini, ingabbiato nella figura retorica del chiasmo (rovesciamento), conta sull’antipatia del bravo Lassgård.” (‘Nazione-Carlino-Giorno’)

Ove ha 59 anni, è vedovo e ha perso il lavoro. La vita non sembra avere più nulla in serbo per lui. E allora Ove cerca ripetutamente di suicidarsi per “raggiungere” la moglie Sonja, morta sei mesi prima, ma per un motivo o per un altro non ci riesce. La morte desiderata da Ove dà al regista Hannes Holm l’occasione di mostrare le morti che hanno circondato il protagonista. (Guillaume Tion, Liberation)

Alla ricerca del mistero di Mr. Ove, vedovo e misantropo seguace di ogni modello Saab nel quartierino blindato dove fu presidente dei condomini: perché si ostina a respingere tutti e tentare il suicidio? In flashback, scatola dentro scatola (ma lo sappiamo come è fatta una matrioska…), vengono fuori disgrazie, sogni, traumi e rimorsi di un uomo retto fino all’ossessione. (Silvio Danese, Quotidiano Nazionale)