Ben is back

Ben is back

giovedì 6 giugno ore 15,30 e 21 (€ 5,00 – under 25 € 3,50)

 

Genere: Drammatico
Regia: Peter Hedges
Interpreti: Julia Roberts (Holly Burns), Lucas Hedges (Ben Burns), Courtney B. Vance (Neal Burns), Kathryn Newton (Ivy Burns), Tim Guinee (Phil), Marquise Vilson (Leon B.), Mia Fowler (Lacey Beebe), Teddy Cañez (Agente Thomas), Jakari Fraser (Liam Burns), Jocelyn Bioh (Nicole Hill), Melissa van der Schyff (Robin Striem)
Nazionalità: USA
Distribuzione: Notorious Pictures
Anno di uscita: 2018
Data uscita Italia 20 dicembre 2018
Origine: USA
Sceneggiatura: Peter Hedges
Fotografia: Stuart Dryburgh
Musiche: Dickon Hinchliffe
Montaggio: Ian Blume
Scenografia: Ford Wheeler
Costumi: Melissa Toth
Durata: 98′
Produzione: Nina Jacobson, Brad Simpson, Teddy Schwarzman, Peter Hedges per Black Bear Pictures, 30west, Color Force

 Soggetto:

Ben ha molti problemi ma decide di tornare a casa per Natale. La madre capisce che c’è qualcosa che non va e tenta di risolvere tutti i guai del figlio.

Scarica qui la nostra scheda del film.

Critica:

Quella che doveva essere una tranquilla vigilia di Natale, per la famiglia di Holly Burns, tra prove di canti natalizi dei figli – pur senza molto afflato religioso in famiglia – e altri preparativi della festa, cambia completamente segno con l’arrivo all’improvviso del figlio Ben, giovane tossicodipendente in cura in una comunità di recupero. Lui dice che l’hanno autorizzato a passare le feste in famiglia, la madre Holly – comunque contenta fino alle lacrime quando se lo vede davanti a casa – e il suo secondo marito Neal, decisamente contrariato, temono sia scappato. Aleggia in quella casa, con i genitori e con una sorella molto tesa per il ritorno di Ben, i disastri combinati dal ragazzo in altre occasioni. Lui chiede una possibilità: vuole mostrarsi non solo disintossicato ma cambiato; anche se poi sembra lui per primo non credere di farcela. Alla fine si decide per un compromesso: una sola giornata da passare in famiglia, con opportune precauzioni (nascondere medicine e soldi, controllarlo a vista ogni momento). Scrupoli che non serviranno quando Ben, animato da buone intenzioni ma subito cercato dai vecchi giri di pessime amicizie, scomparirà dalla circolazione. Ben is Back, molto apprezzato prima al Festival di Toronto e poi alla Festa del Cinema di Roma, è un film più di attori che di storia, in cui tutto sommato succede poco (ma l’inizio, molto bello, sembra una versione contemporanea della parabola del figliol prodigo). Lo dirige senza squilli Peter Hedges, buon regista di film non indimenticabili (questo è il quarto in 15 anni) tra cui L’amore secondo Dan con Steve Carell; anche se il suo exploit rimane quello giovanile, il romanzo What’s Eating Gilbert Grape da cui trasse lui stesso la sceneggiatura di quell’ottimo film che era Buon compleanno Mr. Grape (diretto da Lasse Hallström). Il film mette a confronto una madre e un figlio, interpretati rispettivamente da una toccante e credibilissima Julia Roberts – che fa davvero pensare a cosa può vivere una madre davanti a una tale prova – e da un misurato Lucas Hedges (figlio del regista), il bravo attore emergente lanciato da Manchester by the Sea e che poi a seguire ha recitato in un tanti altri film tra cui Tre manifesti a Ebbing, Missouri e Lady Bird. A rimanere nel cuore è soprattutto la figura della madre, certo non impeccabile (in una scena augura la morte al medico, ormai con l’Alzheimer, cui imputa la tossicodipendenza del figlio perché gli prescrisse con leggerezza antidolorifici). E sempre sul punto di saltare per aria, come in alcune terribili, emozionanti scene di scontro con Ben. Una madre addolorata ma sempre pronta a riabbracciare quel figlio che continua a sbagliare. Una madre costretta a un’angosciata peregrinazione notturna, in cerca del figlio smarrito (e anche qui, forse involontaria, sembra di scorgere tratti di parabole evangeliche), che pur di ritrovarlo è pronta a lasciarsi alle spalle tutto quanto, anche le sue paure e i suoi dolori. Un viaggio notturno – a tratti faticoso per lo spettatore, ma anche pieno di tensione fino a un finale intensissimo e commovente – che sembra una discesa agli inferi, dove potrebbe spingersi una madre per recuperare il proprio figlio. (Antonio Autieri, sentieridelcinema.it)

Ben torna a casa alla vigilia di Natale. Si capisce subito che la famiglia non sprizzi gioia per la notizia. Lui, infatti, si sta disintossicando e la mamma, in particolare, teme che possa ricaderci. Per questo lo braccherà a vista per 24 ore. Riuscirà a tenerlo lontano dai guai? Non è propriamente un film natalizio, ma la performance della Roberts, madre coraggio, è da Oscar. (Maurizio Acerbi, Il Giornale)

Non ti devi fidare dei tossici perché dicono sempre bugie. A suo modo è onesto il diciannovenne Ben (Lucas Hedges) nel confessare alla madre (Julia Roberts) questa triste verità. Ed è anche onesto il film che lo vede protagonista (già in concorso nella sezione Alice nella Città della Festa del Cinema di Roma), diretto dall’americano Peter Hedges. Si parla di un ritorno perché, come da titolo, Ben is Back nella sua casa di famiglia. Ma si racconta soprattutto la storia di un rapporto tra una madre e un figlio. (Giulia Lucchini, La Rivista del Cinematografo)

Tre le date imprescindibili di Julia Roberts: 1990 Pretty Woman, nasce la “star”, ed è una giovane donna incantevole che fa dimenticare l’esercizio della prostituzione; 2000 Erin Brockovich, vince l’Oscar, ed è una madre divorziata, che si fa detective per scoprire i crimini di un’industria che getta nelle falde acquifere i liquami. 2015, prossima ai 50 anni, Roberts scopre il personaggio di mater dolorosa: da Segreto dei suoi occhi, a Wonder e a Ben Is Back, è un’eroina che avvince e commuove con la determinazione nel vendicare la figlia o difendere il figlio. (Alberto Cattini, La Gazzetta di Mantova)

Conflitti di famiglia. L’amore e l’ossessione di una madre per il figlio si tramuta serrato confronto verbale tra Julia Roberts e Lucas Hedges. Seguendo le traiettorie di scrittura collaudate di Peter Hedges, che guarda ancora con attenzione alle problematiche dell’universo adolescenziale dopo i protagonisti di Buon compleanno Mr. Grape ed About a Boy, di cui è stato sceneggiatore. (Simone Emiliani, Sentieri selvaggi)