… avete messo il nastro di ieri…

… avete messo il nastro di ieri…

Grande Antonio Albanese! Nel brano del film “è già ieri?”  dice esattamente il pensiero nostro e forse di tutti: cose già sentite, già viste, già vissute che ritornano.

E noi lo abbiamo preso in prestito per dire che sì, ancora una volta, come un “ieri” che si ripete, abbiamo spento il proiettore e chiuso il cancello del Cineteatro Stella, come hanno fatto anche tutti i cinema e i teatri d’Italia, e che così sarà fino al 24 novembre.

Giusto? Sbagliato? Non sta a noi giudicarlo. Possiamo però condividere stralci della lettera del  Presidente Anec, Mario Lorini, indirizzata al Presidente del Consiglio e al Ministro della Cultura

Illustre Presidente del Consiglio, Illustre Ministro,

alla luce del nuovo DPCM firmato in data odierna, che conferma le anticipazioni veicolate dal Ministro Franceschini alla Presidenza della nostra associazione già nella giornata di sabato 24 ottobre, siamo ad esprimere forte preoccupazione e disapprovazione anche per l’impatto devastante che questo ulteriore stop avrà sulle sale cinematografiche.

In questo momento la priorità collettiva è comprensibilmente rivolta alla salvaguardia della vita e della salute della popolazione, ma è di assoluta importanza fugare il dubbio che la chiusura del comparto dello spettacolo non sia dovuto a criticità legati alla sicurezza che è invece in grado di garantire con livelli altissimi, ma sia un agnello sacrificale immolato per salvare altri settori che continuano, per il momento, a poter operare in regime di normalità, seppur con limitazioni. (…)

La capacità di garantire distanziamento in sala durante gli spettacoli, negli accessi e nei deflussi, la misurazione della temperatura, i posti assegnati e il tracciamento di ogni cliente, fanno dei cinema uno dei posti più sicuri che fino ad oggi sono in attività.

La chiusura imposta da lunedì 26 ottobre fa crollare tutto il lavoro svolto dalle singole imprese del settore nel dialogo con la propria clientela per condividere il concetto di assoluta sicurezza e nel tentativo di ristabilire un rapporto con il proprio pubblico. (…)

Chiediamo pertanto da subito misure congrue e rapide a sostegno delle imprese e dei lavoratori, a ristoro del periodo di chiusura e a sostegno della ripartenza. Momento che dovrà vedere il massimo impegno da parte del governo facendo anche tesoro delle criticità che hanno rallentato la ripartenza in estate. (…)

Chiediamo sin da subito l’apertura di un tavolo al fine di concordare tutte le iniziative, su citate, per la ripartenza, per la tutela dell’immagine della sicurezza dei luoghi di spettacolo e la miglior forma di comunicazione per la rapida ripresa dell’attività delle sale cinematografiche.

 

Confidiamo quindi in azioni e in tempi migliori. E concludiamo lasciando ancora la parola al Cinema.