Luoghi e storie di Lombardia

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I 90 anni delle ‘Ventotto’

Benché comunemente note come Ventotto, il primo prototipo realizzato vede la luce un anno prima, alla fine del 1927 e immatricolato con il numero 1501. Un secondo prototipo, il 1502, viene completato nel febbraio 1928, sempre dalla Carminati & Toselli, su progetto dello Statunitense Peter Witt.

La Carminati & Toselli è stata un’importante società milanese produttrice di rotabili tranviari e ferroviari che cessò la sua attività nel 1935 dopo aver fornito materiale di trazione e rimorchiato a numerose ferrovie e tranvie italiane. L’edificio, un tempo sede dell’Azienda e trasformato per ospitare mostre ed eventi con il nome di “fabbrica del vapore”, tuttora è situato all’angolo tra Via Procaccini e Via Messina e mantenne, ancora per un po’, iscrizioni e fregi in stile liberty relativi al periodo in cui l’azienda era operativa.

Nel giro di due anni (1929-1930) vennero realizzate altre 500 unità, che presero servizio dal 1929 con numerazione dal 1503 al 2002. Originariamente a due porte, già dal 1931 si decise di aggiungerne una terza (dapprima mezza-porta) per facilitare i flussi dei passeggeri e l’accesso al salottino fumatori, all’epoca in velluto rosso, situato in coda alla vettura (un modello con questo allestimento è presente nel deposito di Via Teodosio). In quell’anno, anche la postazione centrale del bigliettario venne spostata, per consentire il pagamento alla ‘salita’ (porta posteriore), e per rendere le vetture conformi alla normativa allora vigente sulla salita e discesa dai mezzi pubblici.

Con i pesanti bombardamenti del 1943, molte unità vennero danneggiate dagli incendi provocati dalle bombe lanciate dagli Alleati. La loro robusta ossatura, però, fece sì che al termine del conflitto mondiale si poterono ricostruire senza troppi problemi. All’inizio degli anni settanta i tram abbandonarono la tradizionale livrea verde bitonale sostituita dall’arancio ministeriale. Negli stessi anni, la tradizionale asta di collegamento elettrico, in milanese”perteghetta” vittima di scarrucolamenti frequenti, in concomitanza con l’introduzione dell’agente unico, fu gradualmente sostituita da un moderno pantografo.

Nel dicembre 2008 l’ATM procedette ad una progressiva riverniciatura delle Ventotto con una nuova livrea bitonale giallo-crema, nostalgico richiamo alla prima livrea vestita dai prototipi e dalle primissime vetture della serie.

Nel 2010 iniziò la revisione generale dell’intera serie, che si pose come obbiettivo il rifacimento degli interni e, cioè, risistemazione degli ambienti e separé fra posto guida e abitacolo e finiture come il montaggio di pannelli pubblicitari in simil-legno e colorazione dei parafanghi in marrone. Alcune vetture adibite a servizi speciali, quali l’addestramento dei conducenti, hanno mantenuto la livrea arancione.

La sopravvivenza di questi tram ormai da decenni non si limita alla sola Milano: alcune di queste vetture infatti prestano regolare servizio sulla linea F (Castro- Fisherman’s Wharf) di San Francisco. Nel 1983 venne infatti organizzata dalla Camera di Commercio di San Francisco l’Historic Trolley Festival, manifestazione in cui venivano esposti alcuni storici tram provenienti da tutto il mondo, in concomitanza all’inaugurazione della nuova linea F. La vettura inviata da Milano, che riscosse particolare successo, al termine della manifestazione venne donata alla città di San Francisco e aprì la strada all’importazione delle successive vetture che ancora oggi circolano nella città californiana.

Nell’agosto 1929 un’unità prodotta dalla Breda venne venduta a Bruxelles. Entrò in servizio soltanto nel 1932 dopo essere stata adattata al differente ‘scartamento’ della rete tranviaria della città. Nel 1935 fu rivenduta alla città di Madrid. Qui la vettura entrò in circolazione dopo aver subito ulteriori modifiche, come l’aggiunta della porta posteriore e il dimezzamento di quella anteriore. Nel 1959 fu utilizzata nelle riprese del cortometraggio ‘se vende un tranvía’, dove figurò per l’occasione con la matricola 1080.Cessò infine il proprio servizio nell’ottobre 1965.

Nel luglio 1929 arrivò a Francoforte un’altra Ventotto, noleggiata per sei settimane in occasione del congresso dell’Unione Internazionale delle Ferrovie Locali e Tranvie tenutosi in quel settembre. Anch’essa risultava essere stata prodotta dalla Breda; inoltre non presentava nessuna numerazione (pertanto risultava ancora di proprietà del costruttore), e sarebbe in seguito tornata a Milano prendendo così regolare servizio presso l’ATM. La vettura era munita di pantografo prestato dalla STEL e vestiva già la nuova livrea biverde adottata a Milano a partire da quello stesso anno.

Le Ventotto il 2 e 3 dicembre 2017 sono state esposte alla mostra ‘Porte Aperte’,organizzata da A.T.M. nella rimessa di via Messina, con i diversi colori storici e con le divertenti livree pubblicitarie. Un meccanico della manutenzione, che le conosce bene, sostiene che queste vetture “sono le più sicure del mondo, non muoiono mai”. Ora sono trattate come le carrozze di ultima generazione, e vengono loro tributate tutte le cure necessarie al mantenimento di queste vecchie signore dai 150 addetti alla manutenzione come meccanici, elettricisti, tecnici, fabbri e falegnami. Il lavoro più importante eseguito dagli elettromeccanici, è stata la rigenerazione del materiale relativo al funzionamento dei carrelli (motore elettrico e ruote) restituendo così una nuova vita a questi mezzi riportandoli ancora una volta sui binari. La cabina di manovra è rimasta ancora oggi quella classica datata 1928 anno in cui iniziarono il servizio. I tempi moderni hanno portato innovazioni tecnologiche come gps, collegamento radio con la sala operativa, computer di bordo attrezzandole con tutto quanto di più sofisticato ci possa essere al giorno d’oggi ma…. la sua ‘manetta’ ed il freno ad aria compressa sono quelli di allora.

Buon compleanno Ventotto. Avanti cosi!!!

 

Silvano Casalini

Informazioni raccolte su Wikipedia